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A che punto è il tramonto

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SalviniRenziBerluscaLa Triade di noi altri (PD-FI-Lega) ha fatto la giravolta, la sta' facendo un'altra volta e ci ritroveremo al punto di inizio: una maggioranza, non importa di che colore, con a cuore lo status quo se non la restaurazione ed una opposizione che ha a cuore le medesime cose della maggioranza; questo bipolo fittizio fingerà, come ha sempre fatto, di farsi guerra feroce litigando nei talk show "su dove i cani devono pisciare" (G. Gaber, Dio l'habbia in gloria).

Ora che il PD - guidato da un non eletto che fustiga i non eletti - si è cementato al governo arrogandosene pure il diritto grazie al suffragio delle elezioni Europee (per essere più chiari il 41% di voti sul 59% dei votanti ovvero il 24% degli aventi diritto) c'è il problema dell'opposizione. Con il M5S ne abbiamo una attiva e credibile dopo lustri di inciuci più o meno celati e questo da' parecchio fastidio.

L'obiettivo è di sostituire una opposizione scomoda con quella finta e rodata della Lega; con Salvini si ripercorre la via renziana, giocando lo stesso giochino: la presenza pervasiva nei media tradizionali e nel web, la politica senza nessuna sostanza - basata sulla ripetizione ossessiva di slogan e sul marketing spicciolo - paraculata dalla stampa e dalla televisione sempre più marchettare fino alle estreme conseguenze.

Salvini viene proposto come il cavaliere della legalità. Intanto, mentre spara slogan, twitta, hashtagga, provoca, compare, appare, si imbuca, insomma fa' il Renzi, nella sua Lega cosa accade?

  • Scrive per mano di Calderoli un emendamento che estende le detrazioni Irpef alle erogazioni "non liberali", cioé ai contributi imposti dai partiti ai loro eletti, procurando una sanatoria sugli illeciti accertati dalla Procura di Forlì e sulle pretese di recupero delle somme da parte dall'Agenzia delle Entrate. Tale norma è pure retroattiva dal 2007: proprio il periodo delle violazioni accertate e non ancora prescritte.
  • Mentre finge di essere all'opposizione (suo ruolo abituale nel consorzio partitocratico) delega Rudi Franco, il Malaussene verde, a fare il dissidente e grazie al di lui votino piccolo piccolo fà passare il Job Act di Renzi.
  • Il tesoriere Belsito da un lato si sarebbe appropriato di 7,5 milioni di euro di proprietà del partito, inviandoli in Tanzania e a Cipro e dall’altro avrebbe raggirato lo Stato, truccando i bilanci del partito per ottenere rimborsi elettorali indebiti per un totale di €40.086.733. Di denaro pubblico si parla: Salvini l'Onesto non pare si stia muovendo per resituircene almeno una piccola parte.
  • Belsito inizia a raccontare dei soldi in nero dati ad alti esponenti della Lega, tra cui Salvini.
    Salvini fà la scelta imbarazzante di rinunciare a costituirsi parte civile nel processo contro l’ex tesoriere accampando scuse improbabili.
    Belsito ritorna a tacere.
    Meglio non stuzzicarlo vero? E’ evidente che Salvini preferisce incassare un grave danno d’immagine pur che Belsito non parli. Un ambientino di quelli puliti, non c’è che dire.

Ovviamente queste questioni passano sotto traccia mentre non passa giorno che non vengano sparati in giro un po' di pseudo-sondaggi che diano la Lega in crescita verticale e, alle prime votazioni, tutti pronti a raccontare di una Lega vincente e di un Salvini autorizzato a fare da amalgama in quel cosidetto centro-destra che tanto assomiglia al cosidetto centro-sinistra. Attenzione: quando ci raccontano dei risultati delle elezioni in Emilia-Romagna, stanno parlando del 37% dei votanti, stanno gonfiando una bolla demagogica dove il 19% della Lega rappresenta in realtà il 7% e dove la Lega ha in realtà perso voti rispetto alle precedenti regionali, così come il PD e FI! In definitiva Salvini ha chiesto il voto agli Emiliani e Romagnoli e su 100 in 7 gliel'hanno dato e 93 no. Sarebbe  questa la vittoria della Lega?
Gli unici a guadagnare qualche voto sono i perdenti, il M5S. Tanto per fare qualche numero reale vediamo la differenza dei voti e di percentuale reale (percentuale di voti rispetto alla percentuiale di votanti) in queste elezioni rispetto alle precedenti del 2010:

PD   -322.504 (-11%)
FI   -417.630  (-14%)
Lega   -55.162  (-2%)
M5S   +32.837  (+1%)

A che punto è il tramonto delle istituzioni italiane? Credo sia già notte.

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